Postqards

50 artisti e 250 opere per Circoloquadro

da un’idea di Marta Cereda

Mercoledì 27 novembre 2016

Silvia Argiolas, Giulia Berra, Thomas Berra, Stefano Cerioli, Luisa Colli, Alice Colombo, Vanni Cuoghi,
Sandrine Cuzzucoli, Massimo Dalla Pola, Fabio Eracle Dartizio, Ilaria Del Monte, Marco Demis, Marco De Sanctis, Loretta Fiore, Francesco Fossati, Debora Garritani, Marta Giaccone, Ottavia Hiddenart, Ayumi Kudo, Jack Latham, Sam Laughlin, Francesco Locatelli, Gianluca Marinelli, Iolanda Martini, Francesco Messina, Yari Miele, Dario Molinaro, Isabella Nazzarri, Chiara Paderi, Daniela Peracchi, Quadreria Romantico Seriale, Carlo Alberto Rastelli, Michael Rotondi, Leandro Russo, Giuliano Sale, Fabrizio Segaricci, Daniele Serra, Milena Sgambato, Maja Štefin, Carlo Strano, Agnese Skujiņa, Giulia Tosi, Anna Turina, Violetta Uboldi, Alex Urso, Viviana Valla, Cynthia Viale, Alessandro Vinci, Giulio Zanet, Anthony Zinonos

Mercoledì 27 novembre Circoloquadro presenta postQards, una mostra collettiva – nata da un’idea e dal lavoro di Marta Cereda – il cui titolo gioca sull’idea di cartoline, postcards, e sulla sigla dell’associazione Circoloquadro, CQ.
Tutte le opere in mostra, infatti, hanno come unica caratteristica in comune il formato di 13×18 centimetri. Piccoli lavori su tela, carta, cartoncino, acetato, compensato, fotografie sono allestiti come cartoline su una sola parete dello spazio espositivo, che diventa una enorme bacheca.
A ognuno dei 50 artisti invitati è stato chiesto di presentare cinque opere: il risultato è un puzzle di 250 immagini, rigorosamente prive di cornice. Il vincolo del formato condiziona le caratteristiche dei lavori, creati per l’occasione, e impone agli artisti una sperimentazione. L’assenza di cornice o di supporti e la densità dell’allestimento impediscono ai lavori di avere qualunque strumento di valorizzazione dall’esterno, oltre alla loro qualità intrinseca.
L’allestimento offre una possibilità di interazione diretta, perché al visitatore è chiesto di scegliere la cartolina che desidera acquistare e staccarla dal muro, in modo che l’allestimento assuma una configurazione sempre differente.

La mostra rappresenta anche un’occasione per contribuire al sostegno dell’associazione insieme ai tanti artisti presenti, giovani o già affermati, italiani o stranieri, che hanno voluto mettere a disposizione le loro opere, disponibili a prezzi a prova di crisi, tutte al di sotto di duecento euro.

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