Eduardo Ruiz Relero | La leggerezza dell’ironia

di Fabio Tornese

Eduardo Relero, noto per la maestria con cui realizza le sue anamorfosi tra piazze e gallerie, qui lascia il colore alla ribalta della strada e ci presenta delle opere eseguite con la tecnica dell’acquaforte. L’accattivante deformazione prospettica lascia spazio al fascino del bianco e nero e i soggetti si mostrano come ricordi del passato, che con saggio sarcasmo descrivono le miserie dell’uomo di ogni tempo.
La disposizione sequenziale delle opere ricorda quella dei frame di un film, o delle vignette di un fumetto, che pur non seguendo una storia, sicuramente tracciano la linea poetica dell’artista: la scelta di un linguaggio, quello dell’ironia, dono dell’intelligenza, e non sfoggio di mera saccenteria.
Analizzare e descrivere i lavori presenti può essere superfluo per l’immediatezza con cui emerge l’acuta visione dell’artista, per la sua semplicità, la leggerezza, che come ci ricorda Calvino, non è mai sinonimo di frivolezza, ma anzi richiede un complesso lavoro per esser raggiunta.
La realtà presentata da Eduardo Relero è velata da un pulviscolo di melanconia, dove l’ironia si palesa come epifania del sorriso, chiave di lettura della quotidianità, punto prospettico scelto con acuta intuizione, per una descrizione viva ed espressiva.

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